Comunicato LAV Busto Arsizio: Siglata nuova convenzione con l'Uninsubria. Altri 30 anni di tortura.
Comunicato LAV Busto Arsizio: Siglata nuova convenzione con l'Uninsubria. Altri 30 anni di tortura.
30 luglio 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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From: Francesco Caci
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Sent: Wednesday, July 29, 2009 5:57 PM
Subject: Comunicato LAV Busto Arsizio: Siglata nuova convenzione con
l'Uninsubria. Altri 30 anni di tortura.
LAV Busto Arsizio (tel. 349.5744154)
LAV BUSTO ARSIZIO
COMUNICATO STAMPA
Oggi, mercoledì 29 luglio 2009, in un afoso pomeriggio di fine
luglio, il sindaco di Busto Arsizio, Gigi Farioli, e il "magnifico" rettore
dell'Università dell'Insubria, Renzo Dionigi, hanno firmato la nuova
convenzione per l'utilizzo da parte dell'università dei locali
comunali dei Molini Marzoli e della appena ristrutturata Villa Manara.
Com'era prevedibile, nel nuovo accordo non è contenuto alcun vincolo
di non-utilizzo di animali nella ricerca, come invece abbiamo chiesto noi
invano per sei lunghissimi anni.
Sei lunghissimi anni in cui la LAV di Busto Arsizio si è spesa con
tutte le proprie energie affinché il comune impedisse ai ricercatori
dell'Uninsubria di utilizzare animali. Abbiamo denunciato la
crudeltà di questi esperimenti e abbiamo portato in città
medici antivivisezionisti che ne hanno smascherato la non-validità
scientifica. Ma nulla abbiamo potuto contro il potere costitituito dei
vivisettori da una parte e dei loro servi di Palazzo Gilardoni
dall'altra.
Un potere pienamente consapevole della fraudolenza scientifica di questi
esperimenti, tant'è che non ha mai voluto organizzare un incontro
pubblico su questo tema, perché sapeva che i cittadini bustesi
avrebbero capito bene quali nefandezze venivano compiute con i loro soldi.
Ancora più ributtante è poi la presenza di un "comitato
etico" interno all'Uninsubria, avente il compito di vagliare la
liceità degli esperimenti: vivisettori che giudicano
l'accettabilità di esperimenti che essi stessi compiono.
Abbiamo perso questa battaglia, ma siamo forti della consapevolezza di
essere dalla parte della ragione. Lo dimostra il fatto che il comune e
l'università non abbiano voluto organizzare un incontro pubblico su
questo tema. Siamo consapevoli di portare avanti una lotta giusta e
storica, la rivendicazione del diritto alla vita e alla ibertà di
ogni essere vivente. Siamo consapevoli, come dimostrato dalla condotta
della nostra controparte, dell'effetto dirompente che la semplice
discussione sulla validità della sperimentazione animale produce sul
pubblico: basta approfondire l'argomento affinché chiunque si renda
conto di quanto sia assurdo utilizzare una specie per studiare patologie di
un'altra specie.
Quindi se la battaglia è persa la guerra è appena cominciata.
E noi non possiamo fare altro che vincerla.
Francesco Caci
(Responsabile LAV Busto Arsizio)
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