Federico Rosati di Montefiascone (VI), studente maggiorenne donato illegalmente da sua madre
Federico Rosati di Montefiascone (VI), studente maggiorenne donato illegalmente da sua madre
9 Aprile 2009
Inserito da: Lorella Binaghi
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LEGA NAZIONALE CONTRO LA PREDAZIONE DI ORGANI E LA MORTE A CUORE
BATTENTE
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COMUNICATO STAMPA
ANNO XXV - n. 6
7 Aprile 2009
FEDERICO ROSATI DI MONTEFIASCONE (VT)
STUDENTE MAGGIORENNE
DONATO ILLEGALMENTE DA SUA MADRE
Federico Rosati, lo studente 18enne di Montefiascone (Viterbo), che si
è sentito male a Milano, in gita scolastica, mercoledì 1°
aprile alle ore 17 e che il 3 aprile pomeriggio è subito stato
espiantato al Niguarda di Milano, potrebbe essere ciascuno di noi.
Siamo ragazzi che si sono proprio “rotti le palle” di rischiare
di essere donati dalla mamma o dal papà che inconsapevolmente, per
ignoranza, si lasciano abbindolare dai medici predatori che espiantano per
procacciarsi organi da trapiantare. Siamo molto “incazzati” con
gli adulti di questo sistema corrotto (medici, giornalisti, prelati,
parlamentari, familiari, ecc) che predicano l'onestà ma razzolano
nella putrida falsità, e temiamo la loro fame di organi. Siamo noi
giovani il loro piatto preferito, abbiamo organi freschi da espiantare
nell'evenienza che per malattia o trauma si perda la coscienza: a Federico
hanno espiantato il cuore e strisce di cute viva, scorticandolo a cuore
battente.
A 18 anni siamo maggiorenni, possiamo andare a votare; studiare e
guadagnarci il pane; la stessa legge degli espianti/trapianti (L. 91/99
art. 5) prevede che sia fatto un Decreto attuativo per la manifestazione di
volontà a favore o contro la “donazione”. Questo Decreto
da 10 anni non è stato emesso perché si espianta di più
turlupinando i genitori storditi e impedendo il diritto individuale di
opposizione manifesta. Più facile così, estorcendo la firma
illegale da mamme sconvolte. I medici sanno che la Legge non permette la
donazione da parte dei familiari per i maggiorenni. Sanno che i parenti
possono solo rifiutare o astenersi dal rifiutare l'espianto, ed in
quest'ultimo caso lo Stato può procedere al prelievo a cuore battente
(L. 91/99 art. 23), ma chiedono la firma illegale per scaricare su madri,
padri e fratelli quella responsabilità e pietrificarli nel successivo
rimorso.
Noi giovani sappiamo pensare, leggere e scrivere e non vogliamo essere
macellati, perché non siamo proprietà né della famiglia
né dello Stato, ma solo di noi stessi: abbiamo diritto alla
personalità umana e di non morire come dei maiali squartati dalla gola
al pube nella sofferenza. Dopo ogni macellazione resa pubblica guardiamo
nostro padre e nostra madre con diffidenza. Come si comporteranno? Si
faranno prendere in giro da medici assassini?
Un accorato ricordo ai nostri coetanei donati illegalmente senza la loro
esplicita volontà: Federico Rosati 18 anni, Kristel Marcarini 19, Luca
Labella 22, Michele Matera 18, Alessio Rivoltella 18, Anna Vitale 23,
Matteo Del Pellegrino 20, Monica Bombelli 22, Flaminia Giordani 22, Luca
Corsini 24, Alfredo Bellani 25, Valerio Aneli 28, Angelo Iozzia 28, Nicola
Tommasoli 29 ecc. e ai tanti neonati e minorenni, come Nicolas Ventura
11enne, che dovrebbero essere lasciati in pace. In questo momento ci preme
rivendicare il Decreto attuativo (Legge 91/99 art. 5) per poter esprimere
senza equivoci l'opposizione all'espianto/vivisezione di Stato e fermare
l'illegalità in atto.
Comitato giovani
Matteo Ciarimboli
Presidente
Nerina Negrello
Clip: japanese traditional drums hakata, japan october 22 2007.
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