Il governo Berlusconi minaccia un altro decreto-legge se la cassazione assolverà il "Giudice anti crocefisso"
Il governo Berlusconi minaccia un altro decreto-legge se la cassazione assolverà il "Giudice anti crocefisso"
10 Febbraio 2009
Inserito da Lorella Binaghi
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Luigi Tosti.
Martedì 10 febbraio 2009
IL GOVERNO BERLUSCONI MINACCIA UN ALTRO DECRETO-LEGGE SE LA CASSAZIONE
ASSOLVERA' IL GIUDICE "ANTICROCIFISSO"
Il 17 febbraio 2009, e cioè in occasione della ricorrenza del
409esimo anniversario dell’esecuzione della condanna a morte, sul
rogo, di Giordano Bruno- la Sesta Sezione Penale della Cassazione è
chiamata a decidere il ricorso del giudice Luigi Tosti contro la sentenza
del Tribunale dell’Aquila, che gli ha inflitto nel 2005 un anno di
reclusione e l’interdizione dai pubblici uffici per essersi rifiutato
di tenere le udienze perché il Ministro di Giustizia si è
rifiutato, a sua volta, di togliere i crocifissi dalle aule giudiziarie o
di autorizzarlo ad esporre, a fianco dei crocifissi, la sua menorà
ebraica.
Il Vaticano e la Conferenza Episcopale Italiana hanno esternato la loro
viva preoccupazione e il loro disappunto per un’eventuale assoluzione
del magistrato, ribadendo che l’unico simbolo religioso che merita di
essere esposto nelle aule iudiziarie è il crocifisso e che, al
contrario, affiancare ad esso la menorà degli ebrei, che si sono
macchiati di deicidio, è un sacrilegio intollerabile e blasfemo.
D’altro canto -sottolinea in una nota il Vaticano- il diritto
costituzionale all’eguaglianza delle religioni non significa che
“tutte le religioni debbano godere degli stessi diritti”
perché in realtà Dio ha voluto e creato sul Pianeta Terra
solo la Chiesa Cattolica che, dunque, è superiore a tutte le altre.
Il Governo Berlusconi ha immediatamente rassicurato lo Stato del Vaticano e
la C.E.I. e, dopo aver consultato una equipe di 12 emeriti
costituzionalisti dell'Università Cattolica, ha diffuso una nota
nella quale ha preannunciato che nella deprecabile ipotesi di assoluzione
del magistrato sarà disposta un’ispezione immediata a carico
dei giudici della suprema Corte -così come fatto per il dr. Mario
Montanaro del Tribunale dell'Aquila- e sarà poi emanato un
decreto-legge col quale si disporrà, in via di urgenza,
l’annullamento dell'assoluzione della Cassazione e la conferma della
condanna inflitta al giudice “anticrocifisso”.
L’On.le Silvio Berlusconi si è detto fiducioso che il
Presidente Giorgio Napolitano firmerà, in questo caso, il decreto.
“In caso contrario -ha puntualizzato il Premier- sarò
costretto a modificare anche su questo punto la Carta Costituzionale: mi
sembra infatti grottesco -e degno di un regime comunista sovietico- che la
Magistratura italiana possa deliberare sentenze che siano in contrasto con
le direttive dello Stato del Vaticano e del Governo della Repubblica
Pontificia Italiana. Il caso Englaro ha dimostrato a tutti gli italiani che
la nostra Repubblica non si fonda su di una “Carta
Costituzionale” realmente democratica, bensì su di una vera e
propria “carta igienica”...
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