I MEDICI POSSONO AVERE LA LICENZA DI UCCIDERE MEGLIO (NON FACCIAMO PASSARE QUESTA LEGGE!!)
I MEDICI POSSONO AVERE LA LICENZA DI UCCIDERE MEGLIO (NON FACCIAMO PASSARE QUESTA LEGGE!!)
24 Novembre 2008
Inserito da Lorella Binaghi Spedisci E-Mail
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Sent: Monday, November 24, 2008 12:31 AM
Subject: COSI POSSONO AVERE LA LICENZA DI UCCIDERE MEGLIO (NON FACCIAMO
PASSARE QUESTA LEGGE!!)
«L'errore non sarą pił reato» Pronta la legge per i dottori.
Nove cause su dieci si concludono con l'assoluzione. Santelli:
depenalizziamo. Ma imperizia e negligenza resteranno punite ROMA —
Destino inesorabile per otto su dieci. Denunciati e trascinati in tribunale
per sospetta malpractice. Accusati di aver sbagliato. Un rischio che i
chirurghi devono mettere in preventivo e dal quale cercano di difendersi
con tutte le armi. Ricorrendo ad esempio alla cosiddetta medicina
difensiva, cioè prescrivendo al paziente cure, ricoveri, esami che
in cuor loro ritengono superflui ma che risulterebbero solidi scudi in caso
di processo. Ogni anno il sistema sanitario pubblico sborsa tra 12 e 20
miliardi per analisi di tipo precauzionale. Una proposta di legge appena
depositata ha l'obiettivo di alleggerire «il disagio di fronte alla
crescita prepotente del contenzioso medico legale e alla richiesta di
risarcimento a tutti i costi».
Un progetto di depenalizzazione dell'errore medico annunciato già a
giugno dal sottosegretario al Welfare Fazio, e auspicato dalle categorie
dei camici bianchi, chiamati da famiglie e pazienti a sostenere battaglie
giudiziarie infinite che in quasi 9 casi su 10 si concludono con
l'assoluzione. Primi firmatari Iole Santelli (vicepresidente commissione
Affari Costituzionali) e Giuseppe Palumbo (presidente Affari sociali),
entrambi Pdl, il provvedimento introduce nel codice penale e civile una
serie di aggiunte e nuovi articoli che definiscono la colpa professionale
legata ad un atto medico e chiariscono i meccanismi del nesso di
causalità. «Ora la giurisprudenza non dà margini di
certezza, i tribunali decidono in modo discrezionale, non c'è
uniformità e i cittadini possono fare causa contro tutti e
tutto», spiega la Santelli. «Un conto sono imperizia e
negligenza che continueranno ad essere punite e resteranno nell'ambito
penale — aggiunge Palumbo —. Un altro sono gli errori che non
derivano da omissioni o superficialità tecnico scientifica. E allora
la causa è civile».
Insomma, sarà meno automatico per i cittadini citare il dottore in
giudizio. La legge si affianca a quella già in discussione al
Senato, avviata da Antonio Tomassini. Obiettivi «modesti», si
spiega nella premessa: «Alleggerire la pressione psicologica sul
medico e l'animo a volte vendicativo del paziente nei confronti dei
sanitari, accelerare la soluzione delle vertenze giudiziarie».
Particolare importanza viene attribuita alle caratteristiche dei periti, al
ruolo delle assicurazioni e al consenso informato. Un anno di carcere per
chi «sottopone una persona contro la sua volontà a un
trattamento arbitrario». «Siamo il Paese col maggior numero di
denunce contro la categoria, assieme al Messico — lamenta Rocco
Bellantone, segretario della società italiana di chirurgia —.
Solo in Italia i reati medici vengono puniti penalmente, altrove si
dà per scontato che chi opera o prescrive una cura non ha un
atteggiamento lesivo. Quando sbagliamo siamo accomunati a chi commette un
omicidio in stato di ubriachezza». Tra gli specialisti più
tartassati, i ginecologi-ostetrici, su cui pesa la doppia
responsabilità di mamma e bambino. Tra le contestazioni più
frequenti, il ritardato cesareo.
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Commento a questa vergogna e offesa alla dignità civile.
90 vittime innocenti al giorno per mano dì crimini bianchi (che
chiamano malasanità) tutti preferiscono fare silenzio specialmente
chi a il dovere dì tutelarci la “Legge”, lo stato
e’ molti politici onesti ( ammesso che c’è
n’è siano ) preferiscono non parlare dell'argomento scottante,
e’ dì questo genocidio ( 33 mila morti ogni anno sono cifre da
genocidio ) commesso da chi è pagato per tutelare il diritto alla
salute è alla vita.
Invece questo “governo che ha portato l’Italia alla rovina
totale e’ a una dittatura; cosa fa ? Ha proposto questo disegno
dì legge per tutelare questi crimini bianchi !!
Sono grandi menzogne dire che nove medici (direi assassini) su dieci e
innocente … questo è falso, la situazione invece e al
contrario.
I Giudici per fare perizie si servono sempre dalla stessa fonte, non si
rivolgono altrove (come ad esempio medici militari) e quindi come dice quel
proverbio…. Cane non mangia cane, specialmente su casi
scottanti.
Tutte queste vittime innocenti e dimenticate, dallo “stato” che
continua a calpestare la loro memoria, e la dignità delle famiglie
di ogni vittima, e della stessa società civile.
Uno stato (l'Italia) che si definisce civile, ma non sa tutelare il diritto
alla vita, è non sa dare dignità e giustizia hai sui morti
vittime dì gravi reati (come questo genocidio) non e degno neanche
dì esistere su questo pianeta.
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Giuseppe Ricciardo
Responsabile in Liguria
Associazione
Diritti Umani Violati
Con sede a Firenze
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